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Il Pallio della Carriera

L’odierna rievocazione storica in costume, per le chiare esigenze spettacolari, è ambientata nel periodo di maggiore splendore degli Aldobrandini, in particolare sotto il ducato di Donna Olimpia Aldobrandini recuperando nel contempo i tempi propiziatori della religiosità nei 7 rioni ... Leggi tutto

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Eventi del Pallio Feste Propiziatorie

Apertura Hostarie: 20-31 agosto 2024 e 1 settembre 2024 (info)
Sei qui: HomeArtisti del Pallio2023 - Massimo Sansavini

2023 - Massimo Sansavini


Massimo Sansavini
Massimo Sansavini, classe 1961, nasce a Forlì ma artisticamente si forma a Ravenna, dapprima al liceo artistico P.L. Nervi e poi presso l’Accademia delle Belle Arti, specializzandosi nell’arte del restauro ligneo e nell’utilizzo delle resine industriali. Sarà proprio il materiale ligneo una costante della sua arte che, grazie alla tecnica dell’intarsio, riesce a creare visioni estremamente suggestive, come la serie delle “Passioni” o anche la serie di “Littlegarden” che in qualche modo richiamano le visionarie opere di Henri Rousseau. Il tutto utilizzando un accentuato cromatismo che riesce a colpire e a divertire lo spettatore istruendolo verso un’infanzia ritrovata.
Artista affermato, nel corso della più che trentennale carriera ha esposto le sue opere nei più grandi musei e nelle più prestigiose manifestazioni culturali del mondo, il suo linguaggio si è arricchito di colte citazioni naturalistiche e cromatiche grazie ad un triennale soggiorno in Brasile iniziato nel 1999, quando Fabio Maghalaes curatore del MASP di San Paolo e curatore della Biennale del Mercosul lo invita a soggiornare nel paese.
Successivamente collabora con la Rai nella realizzazione delle scenografie per la rubrica dell’oroscopo di Paolo Fox, nel 2004 è presente nella mostra “da Picasso a Botero” curata da Vittorio Sgarbi e Vittorio Faccenda con il patrocinio del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Sempre con patrocinio istituzionale (Ministero degli Affari Esteri) nel 2007 lo troviamo impegnato nella mostra itinerante “Neverland” che tocca le principali città della Germania: Berlino, Norimberga, Amburgo e Wolfburg.
La sua versatilità lo porta ad esplorare altri mondi: nel 2005 arriva la commessa del Palio di Gualdo Tadino e nel 2009 inizia la collaborazione con la Maison Enrico Coveri per la quale realizza numerosi disegni di moda e design; nel 2010 partecipa alla mostra “Road to Futurism” al National Museum of China a Pechino e al Guangdong Art Museum di Canton patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero delle attività Culturali.
Dal 2013 la sua arte protende verso tematiche più sociali, in special modo dei drammatici eventi dei flussi migratori nel Mediterraneo; infatti nel 2015 ha potuto accedere, grazie al permesso Speciale del Tribunale di Agrigento, nella ex base militare di Loran a Lampedusa e recuperare frammenti degli scafi utilizzati dai migranti consentendogli di realizzare la suggestiva esposizione “Touroperator”, la quale è stata esposta in tredici musei. Nel 2020 “Touroperator” ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e del Presidente dell’Unione Europea David Sassoli.
L’arte del Sansavini utilizza un linguaggio pop con tematiche diversificate, sovente ricorre l’accentuato ed esplosivo cromatismo con toni fumettistici estremamente ispirati e didascalici, anche con suoi onomatopeici (come nella serie “Cars”); altre serie quali “Mare”, “Cosmic Game” e “Smart City” evocano esperienze fantasiose e, al contempo, realistiche; il tutto accomunato da un unico obiettivo: il sogno. Un sogno che, in maniera reboante, stimola la mente creando piacevolezza al solo sguardo.

Pallio 2023
Il Pallio 2023 si muove sulla falsariga delle esperienze del maestro Sansavini, ancora una volta l’elemento ispirante è il Pallio 2023gioco: sullo sfondo di un cielo azzurro sfumato, che suggerisce il chiarore dell’alba e su una collinetta appena accentuata, si staglia l’immagine centrale del cavallo che domina l’intero pallio. L’elemento ludico viene suggerito dall’immagine stessa in quanto il cavallo simula una giostra per bambini, il cui dondolio è espletato attraverso le onomatopee, anch’esse tratti distintivi del maestro Sansavini.
Sul dorso della “giostra” si stagliano una serie di torri civiche e campanarie sulle cui cuspidi sventolano bandiere di vittoria. La composizione a prima vista potrebbe risultare caotica, ma il tutto è raccordato da una certa simmetria derivata dall’andamento curvilineo delle torri. Altro importante elemento caratterizzante del pallio 2023 è lo spiccato cromatismo; infatti il colore viene steso per ampie campiture quasi a simulare una magnificente vetrata gotica ma con una rappresentazione che guarda alla PopArt creando, cosi, un effetto di grande suggestione. Con questo splendido pallio Carpineto, anche quest’anno, si arricchisce di una bellissima opera d’arte, celebrando i fasti della famiglia Aldobrandini attraverso una serie smisurata di eventi e giochi che riempiono le strade dell’antico borgo lepino.

Leo Gavillucci