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Il Pallio della Carriera

L’odierna rievocazione storica in costume, per le chiare esigenze spettacolari, è ambientata nel periodo di maggiore splendore degli Aldobrandini, in particolare sotto il ducato di Donna Olimpia Aldobrandini recuperando nel contempo i tempi propiziatori della religiosità nei 7 rioni ... Leggi tutto

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Eventi del Pallio Feste Propiziatorie

Apertura Hostarie: 22-31 agosto 2023 e 1-2 settembre 2023 (info)
Sei qui: HomeArtisti del Pallio2019 - Marco Lodola

2019 - Marco Lodola


Marco Lodola il pittore della luce

Marco Lodola è nato a Dorno (Pavia).
Frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Milano, e conclude gli studi discutendo una tesi sui Fauves, che con Matisse saranno un punto di riferimento per il suo lavoro, come anche Fortunato Depero ed il Beato Angelico.
Agli inizi degli anni ’80 intorno alla Galleria di Luciano Inga Pin, a Milano, ha fondato con un gruppo di artisti il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico.
Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam.
Ha partecipato ad esposizioni e a progetti per importanti industrie quali Swatch, Coca Cola, Vini Ferrari, Titan, Grafoplast, Harley Davidson, Ducati, Riva, Illy (collana di tazzine d’autore), Francis – Francis, Dash, Carlsberg, Nonino, Valentino, Coveri, Fabbri, I Mirabili, Shenker, Seat, Lauretana, Smemoranda, Gierre Milano e Calze Gallo, Ferrarelle. 
Nel 1994 è stato invitato ad esporre dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino.
Nel 1996 ha iniziato a lavorare negli Stati Uniti a Boca Raton, Miami e a New York.
Ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo. 
Diverse le sue collaborazioni con scrittori contemporanei tra cui Aldo Busi, Claudio Apone, Marco Lodoli, Giuseppe Pulina, Tiziano Scarpa e Giuseppe Cederna, e con musicisti: gli 883 di Max Pezzali, Timoria, Gianluca Grignani, Jovanotti, Andy (Bluvertigo), Syria, Nick the Nightfly,Steve Vai RON.Negramaro.
Nell’estate del ’98, su incarico della Saatchi & Saatchi, ha eseguito i disegni per le affiches di Piazza del Popolo a Roma, per l’Opera Lirica Tosca di Puccini.
Nel 2000 Lodola, da sempre legato al tema della danza, è stato incaricato dal Teatro Massimo di Palermo di realizzare Gli avidi lumi, quattro totem luminosi alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove opere in cartellone. Per l’occasione è stato realizzato un video-documentario di Sergio Pappalettera.
Le sculture rimarranno collocate nelle maggiori piazze cittadine, come è già avvenuto a Montecarlo, Riccione, Faenza, Bologna, Paestum e al Castello Visconteo di Pavia, San Paolo di Brasile e alla Versiliana.
È stato autore delle opere assegnate ai vincitori dell’edizione 2001 del Premio Letterario Nonino.
Nel 2001 è stato incaricato di curare l’immagine del Carnevale di Venezia. Per l’occasione la Fondazione Bevilacqua La Masa ha organizzato la mostra ”Futurismi a Venezia” con opere sue e di Fortunato Depero.
Nel giugno 2002 ha creato la scultura luminosa A tutta birra dedicata alla figura del grande imprenditore Venceslao Menazzi Moretti, che è stata collocata nel nuovo parco cittadino di Udine, là dove sorgeva il primo stabilimento della famosa birra.
Nel 2003 realizza la luminosa Venerea nell’ambito della mostra Venere svelata di Umberto Eco tenutasi al Palazzo delle Belle Arti di Bruxelles, per cui ha curato anche l’istallazione della facciata esterna e la mostra Controluce a Palazzo del Turismo di Riccione che nel 2004 è stata trasferita a San Paolo del Brasile (Museo Brasileiro da Escultura Marilisa Rathsam), Rio de Janeiro (Museo de Arte Moderna), Città del Messico (Polyforum Siqueiros), e al Museo Regional de Guadalajara.
Nel 2005 ha realizzato un manifesto per le Olimpiadi invernali di Torino, una collezione di mobili per Mirabili, la maglia rosa per l’88° Giro d’Italia, il logo per la trasmissione “Speciale per voi...” di Renzo Arbore, nonché la nuova immagine di Roxy bar per Red Ronnie.
Nel 2006 è stata collocata un’altra scultura luminosa all’aeroporto internazionale di Città del Messico, e per Natale una scultura in Piazza di Spagna (Roma). Ha realizzato anche l’immagine del centenario del movimento pacifista di Gandhi.
Nel 2007 realizza il logo per i 50 anni dell’ARCI, l’immagine del 70° Maggio Fiorentino, il logo per i Miti della Musica per la Volkswagen , l’immagine per i 100 anni di Fiat Avio,  e i 110 anni della fondazione della Juventus, e il marchio Air One. Inoltre realizza la scenografia per la trasmissione televisiva “Modeland”.
Nel 2008 allestisce la facciata dell’ Ariston e del Casinò in occasione del 58° Festival di San Remo e le scenografie del film “Questa notte è ancora nostra” con Nicolas Vaporidis. In occasione dei Campionati Europei di canoa a Milano ha realizzato una canoa luminosa e per la Stav “Festivalbus”, un autobus di linea decorato con alcuni lavori. In ottobre ha realizzato un’installazione luminosa sulla facciata di Palazzo Penna a Perugia, in occasione della mostra “Infinita città”, curata da Luca Beatrice e ha allestito a Milano in Piazza del Duomo il Rock’n’Music Planet, primo museo del rock d’Europa, con 25 sculture che rappresentano miti musicali.
Alcuni lavori sono stati utilizzati nella scenografia del film “Backward” di Max Leonida. Ha partecipato alla 53esima edizione della Biennale di Venezia del 2009 con l’installazione “Balletto Plastico”, dedicata al Teatro Futurista. Ha realizzato la scultura luminosa FIAT LUX per il Mirafiori MotorVillage di Torino. Ha allestito la scenografia per delle puntate di XFACTOR, per il film “Ti presento un amico” di Carlo Vanzina, con Raul Bova e “Maschi contro Femmine” di Fausto Brizzi. Ha rivisitato il logo per il traforo del Montebianco. Ha disegnato l’immagine del manifesto di Umbria Jazz 2010, ha partecipato all’Expo Internazionale di Shangai ed ha realizzato una scultura-icona per il gruppo Hotel Hilton. Nel 2011 collabora con Citroen per in un’installazione nel centro di Milano dal nome “Citroen Full Electric”, realizza una serie di sculture per i 25 anni della casa di moda Giuliano Fujiwara e le scenografie per la sfilata autunno inverno 2012 uomo di Vivienne Westwood. Ha realizzato per la Dash in collaborazione con Unicef l’opera “Madre Natura” per la campagna antitetano. Ha partecipato alla 54esima Biennale di Venezia con il progetto a cura di Vittorio Sgarbi  “Cà Lodola”, installazione presso la Galleria G. Franchetti alla Cà d’Oro. 
Nel 2012 ha esposto a Palazzo Medici Riccardi di Firenze una mostra dedicata al Rinascimento italiano a cura di Luca Beatrice. Con il Gruppo Nuovo Futurismo ha esposto a Rovereto a Casa Depero e a Milano allo Spazio Oberdan.
Ha collaborato con Sanrio-Hello Kitty per un progetto di beneficenza a favore di Emergency. 
Alcuni lavori sono nella scenografia del programma Metropolis per il canale Comedy Central e The Apprentice con Flavio Briatore. 
Ha esposto a Ginevra per la Bel Air Fine Art Gallery.
Ha realizzato le scenografie teatrali dello spettacolo ‘Chiedo Scusa al Signor Gaber’ di Enzo Iacchetti. 
Nel settembre 2013 presso Museo del Parco - Centro Internazionale di Scultura all’Aperto di Portofino è stata inaugurata la scultura Red Dragon.
Nell’ottobre 2013 ha collocato per Class Horses la scultura luminosa Pegaso. Ha realizzato la scultura Excalibur per l’edizione 2013-2014 di X-Factor. 
All’inizio del 2014 ha collaborato con Gianluca Grignani e RON per le copertine dei loro dischi. 
In aprile 2014 ha esposto a Mosca per Harmont&Blaine con madrina d’eccezione Sofia Loren. 
Nel maggio del 2014 ha esposto al MAM di Cosenza in collaborazione con la galleria Avangart. A giugno 2014 ha inaugurato una personale nel Museo di Evita Peròn a Buenos Aires e al Museo du Football di San Paulo in occasione dei Mondiali di Calcio in Brasile. 
Nell’autunno 2014 ha realizzato l’illuminazione ‘Ponticino’ sul Ponte dell’Impero di Pavia. 
Nel 2015 ha collocato in Piazza del Duomo a Milano per Mondadori la scultura “Eden”. E’ inoltre presente all’EXPO ITALIA all’interno della mostra “Tesori d’Italia” curata da Vittorio Sgarbi ed allo Spazio Gentile a Giovinazzo con la Galleria Avangart. Ha illuminato il borgo di Castelnuovo Val di Cecina ed allestito il palco della tournée degli Stadio. Ha realizzato la scenografia per l’undicesima edizione del Teatro del Silenzio di Andrea Bocelli e per il film “Lasciati Andare” di Toni Servillo. Nel 2017 allestisce a Fortezza Santa Barbara di Pistoia il palco per il concerto di Danilo Rea, Gino Paoli e Paolo Rossi.
Ha collocato due sculture luminose nella città di Alessandria, dedicate alla figura di Napoleone e Borsalino.
Nel 2018, in occasione dei 15 anni del locale milanese Blue Note, ha allestito la facciata e installato sculture all’interno.
Nell’estate 2018, espone presso la Reggia di Caserta una serie di sculture luminose, nella mostra “Tempus-Time” a cura di Luca Beatrice.a Novembre ha allestito la facciata del teatro Ariston di Sanremo con sculture a Led luminose con una installazione intitolata “il volto degli altri”.
Nel Giugno 2019 espone in occasione della 58 Biennale di Venezia con una scultura luminosa alta 8 mt nominata “Hello Goodbye” posizionata negli spazi dell’Arsenale.

Il m° Lodola omaggia Donna Olimpia Aldobrandini

Pallio 2019Ecco il Pallio 2019: essenza di immagini di un cavaliere e dama dentro un vasto quadro, specchio d’antiche storie raccontate da una comunità, che attende a secolari riti propiziatori riproposti con  scadenza annua. Nessun orpello, nessuna distrazione: il m° Marco Lodola ci introduce direttamente dentro il grande arazzo, incorniciato da appena due principali colori acrilici e misti variamente posizionati. Il tutto per ricreare una visione unitaria di scena-madre, con l’intento di focalizzare e raccontare quei processi politici secolari aspettando attesissimi  rituali ludici, dove il “dominus” concede “liberaliter” un momento di pausa alle massacranti fatiche dei campi e degli armenti di una comunità a lui sottomessa. Ed ecco allora riproposta una essenziale scena quasi sacrale, dove però il sacro è quasi nascosto, ricreando la storia di un popolo e del suo campione in atto di omaggiare il potere. Una dama, la castellana del nostro feudo, alta e dalla chioma bionda, dal corpo affusolato e ondulato e dalla lunga gonna violacea, si inchina graziosamente al suo cavaliere che gli porge le mani in atto di ossequio e di sudditanza. Egli ginocchioni, tuta aderente e monocolore, cappello e lungo pugnale, sembra giurare fedeltà per una vittoria da conseguire in questa imminente attesissima gara equestre. Di fianco un bianco cavallo, dalle forme pittoriche quasi a rappresentare un balocco, scalpita in attesa della carriera e sembra già partecipare intensamente alla disfida all’anulo aereo, ben in evidenza sui rami alti di un essenziale e verde albero, che trattiene appena gli anelli della vittoria, che il cavaliere campione dovrà trapassare con il suo pugnale. Quasi identificazione territoriale e spazio-temporale dell’evento, sullo sfondo della scena ecco librarsi l’antica torre Aldobradina dell’Orologio, che sembra segnare ancora i tempi del pallio di Donna Olimpia Aldobrandini. Un’immagine complessivamente eterea e fantastica librata nell’aria in questo pallio 2019, fiabesco racconto della nostra storia secolare, che il m° Marco Lodola ha voluto graziosamente omaggiarci.
Italo Campagna