Athos Faccincani, il maestro della luce
Artista del colore, della luce e dei fiori, il m° Athos Faccincani, nativo di Peschiera del Garda, con la sua recentissima esposizione in Verona, si è confermato di indubbia validità pittorica ritraendo soprattutto le lussureggianti bellezze delle nostre coste mediterranee. Enorme e prolungato nel tempo il suo successo; molteplici le sue esposizioni a Londra, Parigi, Vienna, Chicago, Madrid, Los Angeles, New York, Zurigo, Montecarlo, Hong Kong, Singapore. Una infanzia problematica, per una malattia che lo relegò e quasi lo escluse dal mondo reale, ma anche un’altrettanta volontà nel perseguire la pittura dietro i maestri Guidi, Seibezzi, Novati, Gamba fino alla consacrazione nazionale nell’anno 1970 con una grande mostra sulla Resistenza, da meritarsi il titolo di Cavaliere della Repubblica da parte del presidente Sandro Pertini. Dopo aver condotto una serie di sperimenti artistici di pittura sociale e di approfondimenti sulle sofferenze, disagi e angosce umane, che lo porteranno ad una profonda crisi interiore, abbandonerà la pittura per circa un anno, fino ad una insperata resurrezione artistica fatta di colori accesi e di nature lussureggianti e rigogliose. Un ritorno alla vita, al bello, all’arte. Stile quasi impressionista, con le sue linee guida ripropone in una narrazione semplice e continua il sole alto, l’immensità della luce, la bellezza del creato, che rivestono le visioni mediterranee fatte di mare, di coste , di insenature. Una pittura gradevolmente espressiva apprezzata particolarmente anche dalle star hollywoodiane. I temi sempre vivi, in cui il m° Athos Faccincani si cimenta, riscoprono di volta in volta anche l’uomo immerso tra le bellezze del creato, non disdegnando comunque la coralità di una comunità che sa ancora coniugare il bello del suo habitat con la memoria collettiva.
Il m° Athos Faccincani esalta le XXV primavere dell’EPC
Il m° Athos Fraccincani è il 25° artista, che canta l’epos della comunità di Carpineto tra questi verdissimi monti eternamente incantati. I suoi pennelli, che hanno da sempre privilegiato paesaggi mediterranei e marini, qui ripropongono con gli stessi colori brillanti la secolare celebrazione storica della carriera equestre, ricreando con uno sforzo giocondo e ludico un’appassionante gara di uomini e di cavalli. Luci emozionanti accompagnano la medievale disfida ingaggiata per raggiungere la sospirata vittoria all’”anulo aereo”; mentre gli ultimi bagliori di luce tra il verde brillante di castagni e lo sfondo di un arroccamento di case si fermano attorno al proprio campanile. Un senso della coralità dove puoi scorgere miriadi di braccia umane trasformatesi in variopinti colori floreali. Qui l’epos comunitario cantato ripropone l’antico rito collettivo delle celebrazioni in onore del proprio santo patrono Agostino. E allora senti il rullare dei tamburi, vedi il concentrarsi di un nucleo di cavalli campioni, che incarnano le speranze dei 7 Rioni Storici di Carpineto, mentre un cavaliere solitario, che sembra far massa compatta con il suo destriero dal mantello scuro e dai segni aggraziati nella fronte e nei garretti, si invola verso la meta. Cavallo e cavaliere lanciati nello sforzo estremo della carriera sembrano quasi piegarsi sapientemente sulla destra, fino a distaccarsi progressivamente da terra. Più in alto i colori araldici barocchi rionali , mentre il piano di calpestio riverberando i colori più accesi, racconta il volo di un destriero campione versa il traguardo vittorioso segnato dagli stemmi araldici delle 7 contrade partecipanti. Questa prodigiosa rappresentazione in movimento, sapientemente ed attentamente concepita dal m° Athos Faccincani, conferma come oggi l’arte, pur riflettendo antichissimi riti, possa ancora cantare e raccontare la storia di una comunità, che celebra nel “Pallio della Carriera” la vitalità delle sue rinnovate 25 primavere.
di Italo Campagna
Artista del colore, della luce e dei fiori, il m° Athos Faccincani, nativo di Peschiera del Garda, con la sua recentissima esposizione in Verona, si è confermato di indubbia validità pittorica ritraendo soprattutto le lussureggianti bellezze delle nostre coste mediterranee. Enorme e prolungato nel tempo il suo successo; molteplici le sue esposizioni a Londra, Parigi, Vienna, Chicago, Madrid, Los Angeles, New York, Zurigo, Montecarlo, Hong Kong, Singapore. Una infanzia problematica, per una malattia che lo relegò e quasi lo escluse dal mondo reale, ma anche un’altrettanta volontà nel perseguire la pittura dietro i maestri Guidi, Seibezzi, Novati, Gamba fino alla consacrazione nazionale nell’anno 1970 con una grande mostra sulla Resistenza, da meritarsi il titolo di Cavaliere della Repubblica da parte del presidente Sandro Pertini. Dopo aver condotto una serie di sperimenti artistici di pittura sociale e di approfondimenti sulle sofferenze, disagi e angosce umane, che lo porteranno ad una profonda crisi interiore, abbandonerà la pittura per circa un anno, fino ad una insperata resurrezione artistica fatta di colori accesi e di nature lussureggianti e rigogliose. Un ritorno alla vita, al bello, all’arte. Stile quasi impressionista, con le sue linee guida ripropone in una narrazione semplice e continua il sole alto, l’immensità della luce, la bellezza del creato, che rivestono le visioni mediterranee fatte di mare, di coste , di insenature. Una pittura gradevolmente espressiva apprezzata particolarmente anche dalle star hollywoodiane. I temi sempre vivi, in cui il m° Athos Faccincani si cimenta, riscoprono di volta in volta anche l’uomo immerso tra le bellezze del creato, non disdegnando comunque la coralità di una comunità che sa ancora coniugare il bello del suo habitat con la memoria collettiva.
Il m° Athos Faccincani esalta le XXV primavere dell’EPC
Il m° Athos Fraccincani è il 25° artista, che canta l’epos della comunità di Carpineto tra questi verdissimi monti eternamente incantati. I suoi pennelli, che hanno da sempre privilegiato paesaggi mediterranei e marini, qui ripropongono con gli stessi colori brillanti la secolare celebrazione storica della carriera equestre, ricreando con uno sforzo giocondo e ludico un’appassionante gara di uomini e di cavalli. Luci emozionanti accompagnano la medievale disfida ingaggiata per raggiungere la sospirata vittoria all’”anulo aereo”; mentre gli ultimi bagliori di luce tra il verde brillante di castagni e lo sfondo di un arroccamento di case si fermano attorno al proprio campanile. Un senso della coralità dove puoi scorgere miriadi di braccia umane trasformatesi in variopinti colori floreali. Qui l’epos comunitario cantato ripropone l’antico rito collettivo delle celebrazioni in onore del proprio santo patrono Agostino. E allora senti il rullare dei tamburi, vedi il concentrarsi di un nucleo di cavalli campioni, che incarnano le speranze dei 7 Rioni Storici di Carpineto, mentre un cavaliere solitario, che sembra far massa compatta con il suo destriero dal mantello scuro e dai segni aggraziati nella fronte e nei garretti, si invola verso la meta. Cavallo e cavaliere lanciati nello sforzo estremo della carriera sembrano quasi piegarsi sapientemente sulla destra, fino a distaccarsi progressivamente da terra. Più in alto i colori araldici barocchi rionali , mentre il piano di calpestio riverberando i colori più accesi, racconta il volo di un destriero campione versa il traguardo vittorioso segnato dagli stemmi araldici delle 7 contrade partecipanti. Questa prodigiosa rappresentazione in movimento, sapientemente ed attentamente concepita dal m° Athos Faccincani, conferma come oggi l’arte, pur riflettendo antichissimi riti, possa ancora cantare e raccontare la storia di una comunità, che celebra nel “Pallio della Carriera” la vitalità delle sue rinnovate 25 primavere.
di Italo Campagna